Una settimana per trasformarsi in personaggi, indossare i costumi, prendere confidenza col palco, dare voce alla partitura, metterla in scena, dare vita a un’opera, scritta per il festival dall’innovativo compositore austriaco Manfred Länger. Il titolo sarà presto annunciato sul sito del festival.
Programma
Titolo
Cello Rising
Manfred Länger, compositore
Elisenda Carrasco, direttore
Rob Kearley, regista
Bridget Kimak, scenografo
Cari cantori e direttori!
Mi scuso per non aver scritto un’opera di lupi, Batman, coppie di innamorati o con un povero ragazzo che diventerà milionario, oppure di principesse e principi. Chiunque voglia cantare in modo convincente È una principessa o un principe e SENTE dentro di sé il Divino. Non era infatti mia intenzione scrivere un’opera per solista con il coro che commenta, cantando, alcuni sentimenti. Voglio scrivere un’opera per un intero coro con tutta la vasta gamma di sentimenti. Il pubblico dovrebbe avere la possibilità di guardare all’interno del coro e non vedere solo un gruppo di cantori che indossano gli stessi vestiti e che cantano le stesse cose nello stesso modo. Naturalmente i 6 leader saranno leggermente più in vista rispetto agli altri cantanti, ma chi dice che ogni cantore voglia essere in primo piano nell’estate del 2012? L’atto dell’opera forse non è ovvio a prima vista. È la storia di un gruppo di giovani. I suoi membri sono diversi, perché hanno genitori differenti, crescono in circostanze diverse… Non è per cattive intenzioni che il gruppo di giovani viene “spazzato via dall’onda del Sistema”. Accade. Perché il sistema è così com’è. Ma i ragazzi scoprono un violoncellista che vive il potere della musica e così hanno a loro volta la possibilità di percepire questa forza in loro stessi. Questo potere li rende forti, anche nella scena in cui il violoncellista se ne va e dopo, quando di nuovo si avvicina “L’onda del Sistema”. Il pubblico dovrà pensare a molte delle cose che vedrà. L’opera cerca di reggere uno specchio di fronte al pubblico: non è solo comodo, è necessario. È uno specchio anche per tutti quelli che eseguono l’opera. Posso scoprire me stesso nelle due strane e curiose ondate? Dove mi trovo all’interno di un gruppo? Ma possiamo anche fare una delle nostre più grandi esperienze nei cori stessi: il canto ci rende personalmente fermi, forti e grandi. Ma questa fermezza e questa forza non sono un regalo esclusivo per me, per chi canta vicino a me bensì tutti nel coro ottengono questo regalo. E questo è OK. Perché attraverso la mia forza posso accettare quella degli altri e insieme siamo più forti.
I ruoli per il coro: il coro stesso esegue la parte principale. Quindi tutti sono “la diva”. Tutti quelli che vorranno avranno almeno una parte recitata solista, ma ci sono anche piccoli ensemble o cori-eco e anche il coro degli angeli nel Finale. Deve essere fatto un buon lavoro di organizzazione per avere la panoramica dei tanti piccoli ruoli solisti. Spero che vi divertirete a recitare in una delle Onda Adulti, parlando con voce più scura e profonda del normale e agendo in modo più folle. In una parte dell’opera celebrerete la “Festa” (I 6 leader avranno una parte più grande con un po’ più cose da recitare e cantare).
Manfred Länger, Vienna, 26 marzo 2012
Dirige il Cor Infantil Sant Cugat e il coro femminile Voxalba. Ha approfondito le sue conoscenze musicali e la sua tecnica di direzione con i cori di voci bianche, ambito nel quale viene invitata a tenere corsi in tutto il mondo.
Ha una carriera multiforme, come regista, interprete e insegnante. Come associato e assistente alla regia, ha lavorato con compagnie e registi famosi a livello nazionale e all’estero. È stato membro degli Swingle Singers e dei Synergy Vocals.