Tra le tante figure che compongono il nostro habitat musicale il festival desidera potenziare le interazioni e gli scambi, con la convinzione che il futuro della musica corale passi anche attraverso l’incontro e un più intenso rapporto tra compositori, direttori e cori.
Per questo il festival vuole accostare al programma per direttori, che tanto successo ha riscosso a Utrecht, un nuovo programma per compositori e il caloroso invito a tutti i partecipanti a portare a Torino nuove idee, musiche, arrangiamenti e voglia di confrontarsi. Del resto 50 atelier, discovery atelier quotidiani, cori ospiti e numerosi concerti creano una concentrazione di musicisti di altissima qualità e un’occasione irripetibile di esperienze, incontri, aggiornamento, ispirazione.