La Villa della Regina è d’epoca seicentesca e si trova sulla collina di Torino. Costruita per volere del cardinale Maurizio di Savoia, fa parte delle Residenze sabaude in Piemonte. Deve il suo nome alla predilezione per questa dimora da parte di due consorti dei Re di Sardegna, Anna Maria di Orléans e Maria Antonia Ferdinanda di Spagna.
Fu progettata intorno al 1615 dall'architetto romano Ascanio Vitozzi lo stesso progettista del Palazzo Reale di Torino. La Villa, originariamente concepita come una sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti, alla morte di Vitozzi venne ripensata dagli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte.
La struttura è tipicamente seicentesca con un celebre giardino all'italian ad anfiteatro sul retro.
Abbandonata dopo l'esilio sabaudo e colpita dai bombardamenti alleati durante il secondo conflitto mondiale, la Villa ha conosciuto in seguito 50 anni di totale degrado, con accumuli di vegetazione infestante. A tale situazione si è posto rimedio a partire dal 1994 con lavori di disinfestazione e restauro durati oltre dieci anni.
I complessi interventi di restauro architettonico, storico-artistico e botanico hanno ristabilito la situazione conservativa di edifici e giardini e la stretta connessione del compendio con la città: Villa della Regina costituisce nuovamente il fondale scenografico di Torino oltre il Po, riaperta finalmente al pubblico nel 2006.