Piazza San Carlo, costruita tra il 1640 e il 1650 sul terreno delle antiche mura, fu inizialmente piazza Reale. Centralissima, è la più bella piazza di Torino. Il disegno di Carlo Castellamonte (1637) esalta il valore unitario dello spazio cittadino, l’omogeneità della composizione non isola l’individualità di un palazzo, ma favorisce una visione globale della piazza che offre allo sguardo semplicità, chiarezza ed eleganza, giustificando il consolidato appellativo di "salotto di Torino". Per il brulicare delle attività commerciali e dell’alta società, molte famiglie nobili torinesi ambivano ad abitare gli appartamenti che si affacciavano sulla piazza, che all’occorrenza diveniva sede di mercato, di passeggio e piazza d’armi. Il Palazzo Solaro del Borgo, tutt’ora in parte fedele all’impostazione originaria, è oggi la sede dell’Accademia Filarmonica e del circolo del Whist (fondato nel 1841 da Camillo Benso Conte di Cavour). Al centro della piazza svetta il "Caval ‘d Brons", la statua equestre dedicata ad Emanuele Filiberto di Savoia, opera di Carlo Marocchetti (1838): il duca è ritratto mentre rinfodera la spada dopo la vittoriosa Battaglia di San Quintino (1557), che gli consentì la riconquista del Ducato. Ai lati dell’imbocco del tratto di via Roma, la piazza è delimitata sul lato sud-ovest da due chiese gemelle. La facciata di Santa Cristina, la cui pianta è di Carlo Castellamonte (1639) si deve a Filippo Juvarra, mentre la chiesa di San Carlo, iniziata nel 1619, fu dotata di facciata solo tra il 1834 e il 1836 su disegno di F. Caronesi.
Mantengono gli arredi originali del 1836 il caffè Torino e la pasticceria Fratelli Stratta, se si visita la piazza, non può mancare una sosta al caffè San Carlo, inaugurato nel 1842.
Per agevolare le visite, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, la piazza è stata riqualificata, chiusa al traffico e pedonalizzata.