Quasi nascosto – ma ben visibile dai suoi due ingressi nella galleria Francesco Tamagno – il Piccolo Regio, intitolato a Giacomo Puccini il 31 gennaio 1996 in occasione delle manifestazioni per il centenario della Bohème, è ormai da tempo divenuto il luogo di sperimentazione e scambio culturale del Teatro Regio di Torino. Non di rado, inoltre, il suo palcoscenico è testimone di iniziative ospiti quali spettacoli di prosa e importanti concerti jazz. Nella stessa sede si tengono spettacoli per le scuole e conferenze di presentazione dei titoli della stagione d’opera e balletto.
Si accede al foyer del Piccolo Regio tramite le due porte a vetro prospicienti la galleria Francesco Tamagno. Gli eleganti scaloni in marmo bianco conducono all’ambiente ovattato sottostante. Il foyer, così come la sala del Piccolo Regio, è stato interamente ristrutturato nel 1988 e le originarie moquette verdi che rivestivano pavimenti pareti e soffitti sono state sostituite da specchi ed elementi metallici. La nuova moquette del pavimento riprende, mutandone i colori, il disegno originario di Mollino che si incontra nel foyer del Regio.
La sala del Piccolo Regio, dotata di una capacità di 380 posti a sedere, è costituita da una platea unica da cui si può godere di un’ottima vista sul palco, indifferentemente dal posto occupato. Il rivestimento è, come nel foyer, di moquette di colore rosa e verde pastello. Alle pareti risaltano sei pannelli di Lele Luzzati (prodotti nel 1981 per Il matrimonio segreto di Cimarosa), che rappresentano in modo ironico e naïf l’ambiente dei palchi nei teatri settecenteschi.
Il palcoscenico del Piccolo Regio visto dalla sala ha un proscenio ridotto, ma di tutto rispetto, in quanto dotato di attrezzature adeguate a svariati tipi di rappresentazione.
(fonte: www.teatroregio.torino.it)